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Il Padiglione dell'America Latina alla Mostra d'Oltremare, realizzato nel 1952 da Michele Capobianco, Arrigo Marsiglia e Alfredo Sbriziolo, in collaborazione con Luigi Piccinato per gli interni, costituisce una delle opere più rilevanti costruite negli anni Cinquanta a Napoli e occupa un ruolo di primo piano nella vicenda del Moderno in Italia Meridionale. Attraverso lo studio di materiali documentari in massima parte inediti il libro ne ripercorre la parabola a partire dall'edificazione del Padiglione della Banca d'Italia firmato da Ernesto "Bruno" Lapadula e inserito nel "Settore Produzione e Lavoro" della Triennale delle Terre Italiane d'Oltremare del 1940, fino a oggi, soffermandosi sugli interventi che ne hanno alterato l'assetto e anche sul progetto (realizzato) di Cherubino Gambardella e su quello (irrealizzato) di Francesco Venezia per un Museo dell'Architettura a Napoli, proposti entrambi per alcuni settori dell'ex padiglione del 1952.